Posizionata nel cuore della Sardegna, Sorgono, sin dai tempi remoti risulta essere uno dei centri più importanti del Mandrolisai essendone per l'appunto capoluogo.
Con i suoi 2000 abitanti circa, essa, si presenta con una vegetazione ricca e folta, costituita prevalentemente da lecci, castagneti, alberi di nocciole e sugherete, ma, soprattutto un territorio ricco di acque e sorgenti da cui, infatti, deriverebbe il nome di Sorgono: org=acqua.
Nella zona, numerosi sono i monumenti megalitici ritrovati, come i 'menhir', i nuraghi e le tombe dei giganti grazie ai quali, è stato possibile affermare che, la presenza dell'uomo in questo territorio, risalga ad un epoca prenuragica.
Il primo documento scritto, dove viene nominato il paese, è la firma del trattato di pace tra Eleonora D'Arborea ed Aragona nel XIII secolo, a seguire, è un altro documento del 1342 nel quale, la comunità Sorgonese è presente con un 'majore', nove Giurati e 20 uomini probi.
Sorgono appartiene al giudicato d'Arborea, fino alla caduta di questo nel 1410, poi, al marchesato di Oristano fino alla sua estinzione nel 1478. Per più di due secoli, Sorgono e tutto il Mandrolisai ebbero il privilegio di essere governate da autorità locali: questa, così detta ‘ Signoria Utile' dipendeva direttamente dalla Corona.
Ideale centro geografico della Sardegna, nel territorio di Sorgono si trovano alcune località di rilievo paesaggistico come:
• la località Funtana 'e Meurra e la foresta Massanì.
•  la foresta S.Loisu e l'oasi naturalistica in località Bardacolo dove negli ultimi anni è in fase di ripopolamento del cervo sardo.
• la foresta monte “Littu” con vista panoramica “Serra Longa” ed area pic-nic presso la fontana di “Perda 'e manza” . Sono presenti soprattutto nel rione “Forreddu” svariati esempi di architettura domestica aragonese.